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Friday, 08 August 2025

G Governo/Regione

L'AUTONOMIA VENETA CONDANNATA ALLE CALENDE GRECHE

Zanoni (PD): “Zaia propone l’autonomia per tutti ma così condanna quella veneta alle calende greche, troppe le promesse non mantenute”

“Le dichiarazioni di Zaia sull’autonomia assumono sempre più un sapore carnevalesco, soprattutto con l’ultima sparata dell’autonomia per tutte le 15
Regioni a statuto ordinario”. Questo il commento del consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni a proposito delle affermazioni del Governatore
del Veneto. “Di promesse non mantenute sull’autonomia Zaia e la Lega ne hanno fatto sin troppe - osserva il consigliere Zanoni - La prima il 15 settembre 2018 , Erika Stefani ‘Autonomia entro il 22 ottobre 2018’; seconda il 21 ottobre 2018, Zaia ‘Senza autonomia andiamo in piazza’; terza il 26 ottobre 2018, Salvini ‘Autonomia entro l’autunno’; quarta il 22 dicembre 2018, Conte, Salvini, Stefani ‘Si firma l’autonomia entro il 15 febbraio’; quinta l 30 dicembre 2018, Salvini ‘Intesa il 21 marzo su tutte le materie’; sesta il febbraio 2019, Salvini  ‘Entro questa primavera’; settima il 23 febbraio 2019 Salvini ‘Entro l’anno, sarà la volta buona?’. Zaia evidentemente ha capito che il Salvini della nuova Lega sovranista Nord-Centro-Sud per non scontentare nessuno, l’autonomia proprio non la vuole concretizzare e perciò ora gioca l’ultima carta possibile, quella dell’autonomia a tutti, il che,  tradotto per il Veneto,  significa andare alle calende greche. In questo modo,  la colpa del mancato obiettivo non sarà più della Lega e del suo capo Salvini ma delle altre Regioni ‘brutte e cattive’ che non si mettono d’accordo. E intanto Zaia, così facendo tira a campare, memore evidentemente della massima che gira tra gli avvocati ‘Causa che pende, causa che rende’.  Con i mesi che passano,  anzi,  gli anni che passano, riesce in un secondo intento quello di far dimenticare l’altra grande promessa non mantenuta del referendum: i 9/10 di tasse trattenuti in Veneto come accade per le Province di Trento e Bolzano. I veneti operosi, che pagano le tasse, che hanno creduto nell’autonomia e alle promesse di Zaia, - conclude Zanoni - considerati anche i 16 milioni di euro dei contribuenti spesi per il referendum del 22 ottobre 2017, dopo questa presa in giro di Zaia e Salvini ora hanno tutto il diritto di essere imbufaliti. Speriamo che la lezione insegni qualcosa: dal 28 febbraio 2018 quando è stata firmata la pre-intesa sull’autonomia con Gentiloni e il sottosegretario Bressa poco in più si è fatto”.

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Dario Guerra

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