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RAZZISMO DURANTE UNA PARTITA DI CALCIO DI RAGAZZI
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Zanoni (PD): “Razzismo durante una partita di calcio giovanile a Treviso: responsabilità degli adulti, del clima di odio e della cattiva politica che crea nemici ovunque”.
“Il razzismo e la stupidità non hanno confini né età. Certo, fa ancora più male quando i protagonisti sono ragazzini di 14 anni e gli insulti arrivano durante una partita di calcio, considerato che lo sport è un fondamentale strumento di aggregazione sociale. Ma la responsabilità non è solo di un paio di adolescenti, è la conseguenza del clima di odio, del ‘cattivismo’ imperante, della politica che crea nemici in ogni dove”. Così Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Partito Democratico, commenta quanto accaduto a Silea “nel corso della partita tra Treviso e Miranese, categoria Under 15, con offese razziste nei confronti di un ragazzo originario del Burkina Faso che indossava la maglia del Treviso. A quanto si apprende dai giornali tutti avrebbero sentito quelle frasi, tranne l’arbitro visto che la partita è continuata regolarmente e nel referto non c’è scritto niente. Il Giudice sportivo, dunque, non ha potuto sanzionare alcunché. Da parte mia un abbraccio al baby calciatore e ai suoi compagni di squadra che hanno inutilmente protestato. Sono convinto che la Miranese farà chiarezza e prenderà provvedimenti nei confronti dei propri atleti ma le eventuali punizioni non bastano: serve un lavoro culturale, a partire appunto dalle giovani generazioni, per sconfiggere odiosi pregiudizi che nel 2019 sono lontani dall’essere morti. Anche per colpa di chi continua ad additare il ‘diverso’ come un nemico”.