Governo/Regione

ZAIA: NO ALL'AUTONOMIA SE NON ABBIAMO LA GESTIONE AUTOSTRADE
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La Regione Veneto alza il tiro sull'autonomia dopo che il Ministro Toninelli ha detto no alla cessione delle autostrade alle Regioni che chiedono l’autonomia. Il governatore Luca Zaia, dal Teatro Monaco di Treviso durante i 70 anni del Mandamento di Treviso della Confartigianato, chiede che nell'autonomia ci sia anche la gestione diretta della rete autostrade altrimenti farà saltare la trattativa. Zaia dice: "Noi veneti vogliamo l’autonomia, e il 15 febbraio il governo dovrà darci una risposta su una bozza che c’è già. Ma ci sono cose che ho chiesto e vedo che non sono condivise, come il fatto che la Regione Veneto si prenda le concessioni delle autostrade. Non mi sembra una blasfemia: autonomia vuol dire anche questo. Se non ci danno quello che vogliamo, io non firmo più le carte". La rabbia verso i 5 stelle sale quando: "Bloccare la Regione non firmando i suoi atti non si può, vorrebbe dire interruzione di pubblico servizio. Ma non firmare più un accordo sull’autonomia che non ci dia vera autonomia, quello sì. Noi vogliamo l’autonomia e chiediamo 23 materie che sono esattamente quelle previste dalla Costituzione. La nostra non è un’autonomia contro qualcuno. È scritto nella Costituzione che la possiamo chiedere. E lo abbiamo fatto in maniera civile, con un referendum con il quorum, che ha passato brillantemente l’esame. Vogliamo un’autonomia vera, perché non rubiamo i soldi al sud, non li rubiamo a nessuno: sono soldi nostri. E pensare che ancor oggi in Italia si sprecano 30 miliardi di euro l’anno nella pubblica amministrazione. Sarà pur vero allora che qualcuno deve entrare in questa stanza buia e accendere la luce, e il sistema è quello dell’autonomia".
I passaggi sull’autonomia: "Il 15 febbraio il governo dovrà darci una risposta su una bozza che c’è già. Entro il 21 marzo dobbiamo chiudere con l’intesa. La Costituzione prevede che una volta firmato l’accordo sul contratto la Regione del Veneto e il governo, e quindi il presidente della Regione e il presidente del consiglio Conte firmino l’intesa, che diventa un contratto blindato che alla Camera e al Senato dovrà essere approvato senza modifiche".