Al gioco delle tre carte portato avanti dal governo con il decreto cosiddetto sblocca-cantieri, Forza Italia risponde con la concretezza di numeri e dati: il nostro Osservatorio sulle Infrastrutture analizzerà nel dettaglio la situazione delle opere ferme in Italia, indicando con precisione le soluzioni da adottare su ogni singolo progetto. Tra quelli che vanno fatti ripartire prima di subito c'è senz'altro l'idrovia Padova-Venezia: un intervento dai costi sicuramente alla portata delle casse statali, che metterebbe al sicuro dal concreto rischio di alluvioni i territori di oltre 30 comuni interessati dal bacino Bacchiglione-Brenta, tra le province di Padova, Vicenza e Venezia. Progettata nei lontani anni '60, l'opera è una delle grandi incompiute del Nordest. Tra i più accesi sostenitori del suo completamento il professor Luigi D'Alpaos, autore dopo il disastro del 2010 del piano per la sicurezza idraulica della Regione Veneto, rimasto in gran parte sulla carta. Portare a compimento l'Idrovia, già realizzata per il primo tratto da Padova a Vigonovo, costerebbe circa 250 milioni, che potrebbero essere spalmati in diversi anni per non pesare eccessivamente sul bilancio statale. La cifra è comunque di gran lunga inferiore a quella dei danni causati da uno solo degli eventi calamitosi che quest'opera sarebbe in grado di prevenire, come la cronaca degli ultimi anni ha purtroppo dimostrato. Il saldo per lo Stato sarebbe quindi senz'altro positivo nel medio termine. 

Roberto Caon, Deputato Forza Italia