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Sunday, 03 August 2025

C Cadoneghe

BASSA PADOVANA

SCHIESARO: MENSA COMUNALE A CHILOMETRO ZERO PER LE SCUOLE DI CADONEGHE

Una nuova mensa comunale per le scuole di Cadoneghe, con prodotti a chilometro zero provenienti dalle aziende agricole, dai forni e dalle macellerie locali. 

Il progetto è stato presentato dal candidato sindaco Marco Schiesaro, che ne ha fatto uno dei punti centrali del proprio programma elettorale. Al suo fianco il presidente onorario del Gruppo Agricoltori Bagnoli Rodolfo Bedin, e la microbiologa nutrizionista Paola Battivelli. "La qualità del cibo nelle mense scolastiche del nostro comune – ha ricordato Schiesaro – negli ultimi tempi è stata al centro delle cronache, per i legittimi dubbi sollevati da alcuni genitori. Attualmente gli alimenti consumati dai nostri bambini sono prodotti e confezionati dalla grande distribuzione, attraverso procedimenti industriali che presentano diverse criticità. Quello che vogliamo fare è internalizzare il servizio, dando vita a una mensa comunale per tutte le scuole di Cadoneghe, che si rifornisca dai produttori locali per poi preparare, cucinare e servire i pranzi per i nostri bambini. Il nostro è un modello di mensa a chilometro zero, basata su una filiera corta di prodotti sani e di alta qualità, che saranno distribuiti agli alunni delle scuole dell'infanzia, delle primarie e delle medie, e anche ai dipendenti comunali che vorranno usufruire di questo servizio. Non vi sarà più un unico appalto per gestire la ristorazione nel suo insieme, ma tante piccole gare per i singoli alimenti, a cui potranno partecipare le aziende del territorio. Sarà così possibile conoscere l'origine e le caratteristiche di ogni singolo prodotto, con benefici non solo dal punto di vista della qualità e dei controlli, ma anche dell'educazione alimentare."

"Avere prodotti coltivati in loco – ha spiegato Rodolfo Bedin significa far imparare ai bambini la stagionalità delle colture: a seconda del periodo dell'anno, arriveranno a tavola frutta e verdure diverse. Così si educa chi consuma a mangiare quello che natura offre in quel momento, e che ha un sapore certamente diverso da quello degli alimenti conservati: il gusto di una foglia d'insalata appena raccolta cambia completamente dopo soli tre giorni in frigorifero."

"Una differenza abissale – ha aggiunto Paola Battivellinon solo dal punto di vista del sapore, ma anche da quello dei valori nutrizionali: meno tempo passa dalla raccolta all'utilizzo, più si mantengono vitamine e sali minerali preziosissimi per l'organismo, soprattutto nell'età della crescita. Prodotti fuori stagione non soltanto sono sviliti dal punto di vista nutrizionale, ma anche meno sani. Tutte le solanacee (come patate, pomodori, melanzane e peperoni) contengono ad esempio una sostanza chiamata solanina, che protegge il frutto dai predatori fino a quando non arriva a maturazione. Questa sostanza, se assunta in grandi quantità, è tossica per l'uomo. Importanti per la salute sono anche la temperatura di cottura e il tipo di olii utilizzati: preparare gli alimenti in loco consentirebbe di avere un controllo diretto su questi fattori, fondamentali per la sicurezza alimentare."

 

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